OSTIA, 26 OTTOBRE 2014
orario: 10-19
costo: 150 euro
sede: Centro Studi XINSHU, Associazione Medica per lo Studio dell’Agopuntura | Lido di Ostia (Roma)
info e prenotazioni: www.agopuntura.org/la-scuola/tuina-seminari-master/
note: aperto anche ad operatori shiatsu-tuina
La teoria classica dei meridiani è passata in secondo piano nella teoretica della Medicina Cinese a partire dagli anni ’50, a causa dell’influenza di due correnti di pensiero: La prima è quella che vede i meridiani essenzialmente come una rappresentazione primitiva delle strutture anatomiche correlate a nervi e vasi; la seconda è quella del modello MTC che si fonda essenzialmente sulla fisiologia degli zangfu e considera i meridiani, o canali che dir si voglia, come una sorta di estensione delle funzioni fisiologiche rappresentate dall’organo corrispondente.
Per gli operatori di tuina, shiatsu e qigong che lavorano essenzialmente sulla circolazione del qi è quindi importante riappropriarsi di una teoretica più consona alle loro prassi, che vada al di là di una diagnosi basata sugli organi e di protocolli di punti centrati sulla patologia. Per questo c’è l’esigenza di riappropriarsi della tradizione classica, di attingere alla tradizione e all’esperienza dei maestri, senza rifuggire da un possibile confronto con nuovi assunti che derivano dalla medicina occidentale; mi riferisco qui in particolare agli studi su natura e funzioni della matrice connettivale.
Nella tradizione classica, i meridiani venivano considerati come un sistema a sé stante, correlato ma non identificato agli organi, organizzato in sei livelli energetici (Tai Yang, Shao Yang, Yang Ming, Tai Yin, Shao Yin, Jue Yin). Il recente lavoro di Wang Juyi e Jason Robertson, di cui è uscita da poco l’edizione italiana da me curata, riporta questa fisiologia dei livelli al centro della teoretica della Medicina Cinese e la palpazione dei meridiani al centro della diagnostica. Prenderemo spunto da questo lavoro per approfondire insieme la teoria dei sei livelli energetici e le sue implicazioni nella concezione stessa dei meridiani.